ho detto che le donne sono tutte facili.
Pensiamo a una cosa semplice: per riferirci alle donne usiamo la stessa parola che usiamo per descrivere il loro organo genitale. Questo ci fa capire quanto il linguaggio che usiamo rifletta un pensiero sessista. Le parole che scegliamo sono piene di stereotipi, che magari usiamo come battute o come generalizzazioni: “le donne sono lunatiche” o “non sanno guidare.”
Sembra solo una battuta, roba da niente, no? Eppure il punto è che il linguaggio non è mai neutro. È il riflesso di una cultura che da sempre vede le donne come inferiori, come se non avessero lo stesso valore. E non solo il linguaggio ne è il sintomo, ma lo alimenta pure.
Pensiamoci un attimo: da ragazzi, le offese più dure che potevamo ricevere erano quelle che ci facevano sembrare “come una ragazza”, come dire “sei una femminuccia”. In questo modo, si trasmette l’idea che tutto ciò che ha a che fare con il femminile sia inferiore. E se continuiamo a ripeterlo, alla fine cominciamo a crederci davvero.
Il linguaggio che usiamo ha un impatto, anche quando non ce ne rendiamo conto. Cambiarlo non significa censurarsi, ma smettere di rinforzare, anche senza volerlo, un sistema che da secoli sminuisce le donne.
Fai il test del doppio standard: Prima di aprire bocca, chiediti: “Direi la stessa cosa a un uomo?” Se la risposta è no, allora probabilmente è il caso di pensarci due volte e cambiare registro.
Ascolta e osserva: Fai attenzione a come le donne reagiscono a certe parole o battute. li sembrano divertite, o piuttosto infastidite?
Cambia prospettiva: Immagina che sia una donna a dirti le stesse cose, con lo stesso tono. Ti sembrerebbe comunque un complimento o una battuta leggera? Se ti senti a disagio, allora probabilmente anche lei si sente così.
ho detto che le donne sono tutte facili.
dico “La DONNA delle pulizie”.
ho dato della poco di buono a una mia amica.
Ti è mai capitato di fermarti un attimo e dire “BRO, questa cosa che ho detto era maschilista”?
Tra di noi ci sono certe cose di cui non si parla. Una di queste? Ammettere che alcune cose che facciamo sono dannose.
Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto
La campagna BRO! Siamo tutti maschilisti è promossa da FORMA.Azione srl con il contributo creativo di Karen Ricci, a partire da “We’re all sexist, Bro!”, un’idea presentata al Civic Hackathon tenutosi a settembre 2024 dal team composto da: Aleksandra Dimitrova-Nenova, Enrica Perotti, Teodor Minchev, Lamprini Chartofylaka, Myrto Prodromidou.
Progetto GenderED Coalition — CREA-CROSS-2023-MEDIALITERACY – nr. 101136124.
Coordinato da
Con il patrocinio del Comune di Perugia
Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.