penso che le donne se ne approfittino del loro ruolo sociale per farsi mantenere dagli uomini.
Da sempre ci hanno insegnato che è nostro compito proteggere le donne. E nella stessa lezione ci hanno detto che la gelosia è amore, e che dobbiamo assicurarci che “la nostra donna” faccia quello che vogliamo noi. Il problema è che ci hanno insegnato che il “prendersi cura” è solo per le donne, mentre per noi è più che altro sinonimo di controllo. E così, se diciamo “Se la mia ragazza esce, devo sapere con chi e dove va”, non ce ne rendiamo nemmeno conto, ma stiamo già controllando.
Ma una relazione non è una proprietà. Nessuno ha il diritto di controllare l’altra persona. Eppure, sentiamo di dover giocare il ruolo del protettore, anche quando non ce n’è bisogno.
Poi c’è la divisione dei compiti. Le donne non sono le nostre collaboratrici domestiche. Eppure, spesso siamo ancora lì, aspettando che sia la nostra partner a dirci cosa fare, cosa comprare al supermercato. Non ci pensiamo nemmeno, e poi, quando arriviamo a casa, ci sembra più facile non pensarci affatto. Lo facciamo anche a livello emotivo: chi è che propone di andare in terapia? Chi cerca di risolvere i malumori? Chi ascolta davvero?
Non è un caso, è un’abitudine che viene da lontano. Alle donne è stato insegnato che devono prendersi cura di tutto, mentre a noi è stato detto che dobbiamo concentrarci sulla carriera e farci servire senza nemmeno accorgercene.
Chiediti se vivi la relazione come un luogo di condivisione o di controllo: Quando ti viene da dire “non voglio che la mia ragazza faccia X”, fermati un attimo. È davvero amore? L’amore non è controllo, è fiducia.
Fai caso a chi si occupa di cosa: Nella tua relazione, chi si occupa della casa, delle emozioni, delle responsabilità? Se il peso è sbilanciato, comincia a fare la tua parte senza aspettare che ti venga chiesto. Essere autonomi non è una cortesia, è il minimo.
Impara a gestire le tue emozioni senza delegarle: Inizia a prenderti la responsabilità del tuo stato d’animo, a parlarne apertamente e a non trattare le donne della tua vita come il tuo supporto emotivo personale.
penso che le donne se ne approfittino del loro ruolo sociale per farsi mantenere dagli uomini.
ho detto che le donne non pagano mai da bere perché sono donne.
dico “La DONNA delle pulizie”.
ho detto che solo le donne possono fare le cameriere.
ho pagato tutto il conto al primo appuntamento perché sono un uomo.
ho pensato che una donna sia troppo sensibile per fare la giudice!
Ti è mai capitato di fermarti un attimo e dire “BRO, questa cosa che ho detto era maschilista”?
Tra di noi ci sono certe cose di cui non si parla. Una di queste? Ammettere che alcune cose che facciamo sono dannose.
Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto
La campagna BRO! Siamo tutti maschilisti è promossa da FORMA.Azione srl con il contributo creativo di Karen Ricci, a partire da “We’re all sexist, Bro!”, un’idea presentata al Civic Hackathon tenutosi a settembre 2024 dal team composto da: Aleksandra Dimitrova-Nenova, Enrica Perotti, Teodor Minchev, Lamprini Chartofylaka, Myrto Prodromidou.
Progetto GenderED Coalition — CREA-CROSS-2023-MEDIALITERACY – nr. 101136124.
Coordinato da
Con il patrocinio del Comune di Perugia
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